ILCA – Un’altra volta

L’articolo — Notte, vuoto e verità che non scherzano

Un’altra volta è quel pezzo che senti e pensi subito: “Sì, è la colonna sonora della mia serata sbagliata.” ILCA non canta l’aperitivo glamour, ma il dopo: bottiglie vuote, facce stanche, risate che non coprono il freddo dentro. Il brano mette in fila immagini semplici e potenti — la stanza che cala, lacrime di “coca cola”, la luna che all’alba resta sola — e racconta la sensazione di essere circondati da festa mentre dentro è inverno.

Il racconto è personale ma universale: la lotta tra voler provare a cambiare e la ripetizione degli stessi errori. ILCA lo fa senza fronzoli, con frasi che sembrano dette a un amico al bancone: dirette, taglienti, sincere. È il pezzo che ti mette davanti allo specchio dopo una notte in cui hai sorriso ma non ti sei riconosciuto.

La recensione — Perché i giovani lo sentiranno subito loro

Mood: indie-pop notturno / malinconia urbana.
Perché funziona: perché parla come si parla tra amici: semplice, crudo, senza troppi giri di parole. Il ritornello punta dritto — “No, e ridere non mi consola / E verso lacrime di coca cola” — e diventa un payoff che resta in testa.

Voce & delivery: ILCA vince se resta naturale: timbro colloquiale, qualche rottura emotiva sul finale del ritornello, frasi urlate appena prima del bridge per far sentire il peso. Non cercare voci patinate — l’effetto lo-fi, imperfetto, è la chiave.

Produzione consigliata: batteria mid-tempo con feel umano, chitarra pulita o piano riverberato nelle strofe, synth pad caldo nel ritornello; bridge acustico (solo voce + chitarra) prima dell’ultimo esplodere per dare dinamica. Non esagerare con l’autotune: qui conta il racconto, non l’effetto.

Punti di forza:

  • Testo relatable per la generazione che vive tra social e realtà stanca.

  • Ritornello con potenziale virale (hook semplice e “memorizzabile”).

  • Ottimo per live intimi e per diventare anthem di playlist notturne.

Criticità:

  • Struttura lineare: serve un momento distintivo (bridge o cambio ritmico) per non sembrare monotono nelle ripetizioni.

  • Aggiungere qualche immagine più specifica in una strofa potrebbe aumentare l’impatto emotivo.

Giudizio Vezzart Music

 Un’altra volta è sincero, diretto e vicino alla generazione che non si riconosce nelle facciate. ILCA ha la penna e la voce giuste: con una produzione leggermente più audace e un bridge memorabile può trasformare questo pezzo in un piccolo inno generazionale.


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