Reiven – “Viscerale”: il peso delle emozioni che non ti lasciano andare

Con “Viscerale”, Reiven firma un brano intenso, crudo e intimo, che porta all’ascoltatore il dolore di ferite profonde e mai del tutto rimarginate. La canzone si muove tra confessione e catarsi, un grido interiore che diventa musica e che riesce a trasformare il disagio in una narrazione autentica e senza filtri.

I versi iniziali – “fammi a pezzi, tanto che importa / sono stata così giù che adesso sono terra” – aprono subito le porte di un mondo fragile e spezzato, in cui il dolore non è solo un ostacolo, ma un marchio identitario. Reiven canta con una sincerità disarmante, senza maschere: la sua è una scrittura diretta, che mescola rabbia, malinconia e voglia di riscatto.

Il ritornello, “viscerale / quello che sento non è la realtà / ma le mie pare / non vogliono lasciarmi l’anima”, colpisce per la sua forza evocativa. È il cuore pulsante del brano, una fotografia emotiva che restituisce la sensazione di una lotta continua tra mente e spirito, tra ciò che si prova e ciò che si vorrebbe provare.

Musicalmente, il pezzo alterna atmosfere cupe e momenti più melodici, creando una tensione che rispecchia perfettamente i temi trattati. La produzione accompagna senza mai sovrastare, lasciando che sia la voce a farsi protagonista assoluta, con la sua intensità capace di graffiare e commuovere.

 “Viscerale” è un brano che resta impresso, capace di parlare a chiunque abbia vissuto sulla propria pelle ansia, solitudine e la ricerca di un senso. Con la sua penna affilata e la sua voce autentica, Reiven si conferma una delle voci più promettenti e sincere della scena.


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