“Puntievirgola” – Quando le pause valgono più delle parole

In un’epoca in cui la musica è spesso fatta per colpire in fretta, “Puntievirgola” sceglie la strada opposta: quella della profondità, della delicatezza, della pausa. Il brano firmato da Zeep, Driddu e Kaizén è un piccolo manifesto emotivo che ci ricorda che nella vita – come nella scrittura – non sempre serve un punto. A volte, basta un respiro. Basta un puntievirgola.

Produzione intima, suono avvolgente

La produzione è minimale, quasi pudica. Una base soft, costruita con cura, lascia spazio alla voce e alle parole, senza sovrastarle. Tutto suona ovattato, come ascoltato attraverso i pensieri. C’è un senso di intimità che avvolge l’ascoltatore, come se i tre artisti stessero confidando qualcosa in una notte d’estate, sotto un lampione acceso per caso.

Il testo: tra fragilità e consapevolezza

Le strofe di “Puntievirgola” non inseguono rime facili né frasi fatte. Sono pensieri sussurrati, piccoli squarci di verità che parlano di dubbi, errori, tentativi di capirsi. Il simbolo del titolo diventa immagine potente: un segno che non chiude, ma sospende. Come quando non si ha la forza di finire una frase, ma neanche di lasciarla cadere.

C’è dentro la malinconia di chi ha imparato a convivere con le proprie ferite, e la forza di chi ha scelto di raccontarle.

Un brano da ascoltare “quando non sai cosa dire”

“Puntievirgola” è la canzone perfetta da mettere in cuffia quando non si hanno risposte. Quando si ha solo bisogno di sentirsi meno soli. Perché in quei versi incerti, in quelle voci sincere, ci si può riconoscere senza vergogna. È una traccia che non cerca di spiegare: accompagna.

Con “Puntievirgola”, Zeep, Driddu e Kaizén firmano una canzone che non fa rumore, ma resta. Un momento di verità in un mondo che corre troppo veloce. Una pausa necessaria. Una carezza sonora.

🎧 Ascolta ora su Spotify e lascia che sia lei a parlare per te.

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